L’ulivo è la pianta più rappresentativa del territorio sabino. L’olio di Roma e delle aree limitrofe, di fatto l’attuale territorio della regione Lazio, si è sempre distinto da altri oli di provenienza diversa e di qualità inferiore sin dall’antichità. In azienda sono presenti circa 18.000 ulivi, nelle cultivar Frantoio, Leccino, Carboncella, Raja, Rosciola, Moraiolo e Pendolino. Gli oli che ne derivano hanno caratteristiche differenti a seconda del blend prescelto.
Il fondo arboreo è inerbito e trinciato stagionalmente o brucato dagli animali pascolatori così da prevenire gli incendi estivi, favorire la biodiversità del terreno, aumentarne la permeabilità alle acque, la fissazione di azoto e la qualità complessiva dei frutti.
Gli impianti, in sesti 6×6, 7×7, o 8×8, sono parzialmente irrigui e potati annualmente da personale altamente qualificato.
Essendo l’Azienda in conversione biologica, i trattamenti fitosanitari sono eseguiti nel pieno rispetto del programma agronomico dell’agricoltura biologica.
La raccolta è precoce, al fine di elevare al massimo la qualità degli oli estratti, ed eseguita meccanicamente, laddove possibile, o con agevolatori manuali. Questo permette di conservare al massimo l’integrità della drupa e la qualità dell’olio derivante.